Come illuminare un portico, un giardino invernale o una tettoia per le auto? La risposta più comune a questa esigenza in scenari outdoor come quelli appena elencati sono le barre a LED da esterno. Grazie a specifiche barre a LED progettate per gli ambienti esterni è infatti possibile illuminare porzioni più o meno ampie di spazio riducendo i consumi e quindi anche i costi in bolletta. Una soluzione appetibile anche in ragione delle molteplici possibilità di modulare la luce, sia per quanto riguarda l’intensità, sia per ciò che concerne la temperatura (luce fredda, neutra o calda), sia infine in relazione alle diverse colorazioni (bianca, rossa, verde, gialla, viola, ecc). Le moderne barre a LED da esterno permettono tutto questo con un valore aggiunto importantissimo: la protezione dalle intemperie. Schizzi d’acqua, umidità dell’aria, condensa, rugiada e brina non sono un problema per il funzionamento delle barre, attenzione però, perché le cose da conoscere e considerare, oltre al grado IP, sono anche altre. Vediamole insieme in questo elenco di 7 punti.
1) COME VALUTARE IL GRADO IP DELLE BARRE A LED DA ESTERNO
Come anticipato nell’introduzione, le barre a LED da esterno sono progettate e assemblate per garantire piena operatività anche in condizioni meteorologiche avverse. Una peculiarità che tuttavia può variare molto in base all’utilizzo, alla collocazione e al livello di protezione ricercato. Il dato da controllare è il grado IP, un numero che può arrivare al massimo punteggio di 68: la prima cifra indica la protezione dalla penetrazione di corpi solidi estranei, mentre la seconda cifra fa riferimento al grado di protezione contro la penetrazione di liquidi. Dal 65 in su possiamo dire che la barra resiste bene a polveri, pioggia e schizzi d’acqua.
2) QUALE SISTEMA DI CONTROLLO SCEGLIERE
Anche i sistemi di controllo variano in funzione delle nostre necessità. Per scegliere quello più adatto dobbiamo soffermarci sulle nostre abitudini e aspettative. Ci basta una gestione fisica da vicino tramite pulsante? O preferiamo un touch screen per regolare anche l’intensità luminosa? Vogliamo optare per un più comodo e versatile WiFi? O ci interessa comandare le luci anche a distanza attraverso un’app dedicata per il telefono? In base alle risposte, potremo orientarci verso il sistema perfetto.
3) DECIDERE LA CORRETTA LUNGHEZZA DELLA BARRA
Quanto deve essere lunga la barra a LED da esterno? Un metro? Due metri? Dipende! La misura corretta non esiste, quello che consigliamo noi di LEDIT è di collocarsi in un range minimo e massimo. Sotto questo ventaglio avremo luce insufficiente per illuminare l’area esterna desiderata, mentre al di sopra rischiamo di occupare più spazio di quanto abbiamo a disposizione e spendere anche più soldi del dovuto. Meglio quindi una via di mezzo fra la misura minima e massima.
4) IN CHE MODO CALCOLARE L’ALTEZZA DA TERRA
Se per gli interni vengono usati da progettisti e light designer appositi software di calcolo illuminotecnico, per gli esterni la variabile della luce naturale incide ancora di più, rendendo difficile la giusta collocazione delle barre a LED. Onde evitare errori, suggeriamo di aumentare la potenza della barra di un 20-30% rispetto a quanto necessario, anche perché è molto probabile che nei vari punti del giardino e dell’esterno l’unica luce presente sarà proprio quella della barra (specie nelle notti di cielo completamente nuvolo). In linea di massima, più è potente il LED (grandezza espressa in lumen), maggiore sarà l’altezza a cui potremo collocarlo, fino ad arrivare alla soglia della copertura o della tettoia (oltre i 20 metri anche le barre più potenti faticano a illuminare).
5) COME SCEGLIERE LA TENSIONE DELLE BARRE A LED
Le barre a LED sono alimentate di solito con una tensione bassa, pari a 12, 24 o 48 volt. Ciò significa che non possiamo collegare i fili positivo e negativo (in corrente continua) a una presa domestica (in corrente alternata). Abbiamo bisogno dunque di un regolatore di carica, o driver, che si va a collocare fra barra e LED e presa a 220 volt. Data la crescente diffusione delle strisce a LED, tuttavia, è facile trovare in commercio barre che nascono già a 220 volt (con regolatore integrato), da impiegare quindi come sistema plug & play. Dipende anche qui dall’esigenza: in mancanza di una presa di corrente, potremo abbinare la barra a una batteria apposita e creare in questo modo un piccolo sistema offgrid 12 o 24 volt (o anche 48 con un impianto ad accumulo). La scelta quindi è sempre legata allo scenario esterno.
6) OGNI QUANTO EFFETTUARE LA MANUTENZIONE DELLE BARRE
Altro aspetto da sapere afferisce alla manutenzione delle barre. Se è vero che le barre e i sistemi a LED in generale richiedono pochissima manutenzione, è anche vero che in ambienti esterni la sporcizia è all’ordine del giorno. Questo è ancora più evidente se collochiamo le barre a LED vicino al terreno, o addirittura lungo le pavimentazioni. Gli schizzi di fango quando piove e la polvere che deposita il vento finiranno presto per coprire la scocca e ridurre la luminosità. La manutenzione dovrà essere allora più frequente: un semplice panno e un po’ di detergente basteranno per mantenere pulita la barra in estate come in pieno inverno.
7) DOVE ACQUISTARE LE BARRE A LED DA ESTERNO
Veniamo infine all’ultimo punto, l’acquisto delle barre a LED. Dove trovare la barra da esterno ideale? Sicuramente non nei normali negozi, dove i prodotti sono industriali e concepiti in serie. Noi di LEDIT forniamo, fra i vari servizi, anche barre a LED su misura sviluppate per soddisfare qualunque genere di necessità in ambienti esterni e interni. Scopri la nostra offerta e contattaci per un preventivo gratuito!
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