Il montaggio di un LED sottopensile in cucine può sembrare un’operazione complicata, specie per i meno esperti. In realtà si tratta di un lavoretto fai-da-te che chiunque può affrontare senza particolari rischi. Le attrezzature richieste sono poche e così anche i passaggi da seguire. Attenzione però ai dettagli poco noti, e prima ancora alla questione sicurezza: montare una strip LED sottopensile richiede alcuni piccoli ma essenziali accorgimenti, vedi il distacco preventivo della corrente in casa. Come fare dunque un lavoro di questo genere in poco tempo e senza correre inutili pericoli? La risposta si trova in questo articolo: abbiamo preparato una guida completa dedicata proprio al montaggio di un LED sottopensile specifico per la cucina (e cioè con grado di protezione IP elevato). Vediamo passo passo le azioni da eseguire!
PRIMA FASE: SCEGLIERE LA STRIP LED CORRETTA
Per prima cosa è necessario scegliere la strip LED adatta. Dal momento che il sottopensile è una zona delicata perché soggetta ai getti di vapore delle pentole, dobbiamo essere certi che le nostre strisce siano protette a sufficienza dal contatto con l’umidità. Le contromisure che possiamo adottare sono di due generi:
- acquisto di strip LED con grado IP elevato (almeno 65), dove per grado IP si intende l’indice di resistenza a corpi solidi (il primo numero) e acqua (il secondo numero). Questi valori sono riportati sulla confezione delle strisce e possono quindi essere controllati in anticipo.
- inserimento delle strip LED in apposita barra, per cui la strip non viene semplicemente fissata con il suo adesivo (fattibile ma sconsigliato per motivi di tenuta e non solo), ma viene inserita all’interno di una barra su misura come quelle che noi stessi realizziamo per i nostri clienti.
Per quanto concerne l’alimentazione, questa potrà essere a 12, 24 o 48 volt, oppure anche a 220 volt se la striscia è dotata di apposita presa. Anche qui basta controllare in fase di acquisto o discuterne con il venditore, consulente o progettista.
SECONDA FASE: PREPARARE GLI ATTREZZI E STACCARE LA LUCE
Una volta ordinate e ricevute le strip della misura corretta, si passa al collegamento sul sottopensile. Gli attrezzi di cui disporre dipendono dalla conformazione dei mobili stessi, ma includono di solito:
- squadrette o supporti di ancoraggio per la barra su misura
- bulloni e dadi o viti da legno
- cacciavite o avvitatore con punte di varie misure
- colla da edilizia se non si può o non si vuole forare
- guanti da lavoro
- cavi elettrici di collegamento e morsetti
TERZA FASE: PROCEDERE CON IL MONTAGGIO DELLA STRIP
Gli scenari che si possono presentare sono due:
- Strip già cablata a 220 volt
In questo caso non serve staccare la corrente di casa. Basta collegare la presa della strip LED all’uscita a 220 volt più vicina, anche con l’impiego di prolunghe visto che la potenza è contenuta. Per coprire alla vista il filo basta nasconderlo dietro i mobili oppure, se corre lungo le pareti, impiegare una semplice canalina passacavi.
- Strip non cablata (12 o 24 volt)
Se la strip lavora a una tensione di 12 o 24 volt, allora occorre provvedere alla cablatura, ovvero all’interposizione di un driver (alimentatore) simile a quello del PC, che da 220 volt (tensione domestica) abbassa la corrente a 12 o 24 volt (tensione della strip). Il collegamento andrà effettuato dal driver a una morsetteria tipo mammuth, oppure a una presa normale da inserire. Raccomandiamo a questo punto di staccare la corrente della rete (salvavita sul contatore). Tutte le luci e gli apparecchi devono spegnersi: a quel punto si può procedere con il collegamento. Per il test basterà riarmare il salvavita e usare il telecomando o l’app per accendere la strip.
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